Candidati a vivere la CappUniversitaria: un’esperienza di convivenza tra studenti e richiedenti asilo

I Padri Cappuccini e il Centro Astalli ospiteranno 14 richiedenti asilo a Spini di Gardolo. A vivere e a dialogare con loro ci saranno gli studenti.

di Martina Bartocci

“I conventi vuoti non sono nostri, ma sono per la carne di Cristo che sono i rifugiati”. Queste le parole pronunciate da Papa Francesco in occasione della visita al Centro Astalli a Roma nel 2013. E’ proprio sulla scia di questo messaggio, che nasce il progetto della CappUniversitaria che vede la collaborazione di UDU Trento, UNITiN e Associazione Centro Astalli Trento Onlus.

Di cosa si tratta? Si tratta dell’accoglienza di 14 richiedenti asilo, inseriti all’interno di un progetto di seconda accoglienza, il cui focus è la creazione di un percorso individuale che ha come finalità il raggiungimento di una propria autonomia personale. Gli studenti sono chiamati a vivere la quotidianità con i richiedenti asilo, predisponendosi a momenti di ascolto e di confronto. In particolare, coloro che aderiranno a questo progetto:

– Si impegneranno a garantire dei momenti di convivialità con gli ospiti

– Frequenteranno un corso di formazione per i volontari del Centro Astalli

– Accoglieranno gruppi esterni (scout, catechesi etc.) per raccontare la propria esperienza all’interno della comunità

– Potranno partecipare a dei momenti di spiritualità

– Dialogheranno con gli operatori del Centro Astalli

– Avranno cura della struttura, inserendosi nei turni di pulizia degli spazi comuni

– Indicativamente avranno 2 impegni a settimana (uno con i richiedenti asilo ed uno extra)

Dove verranno ospitati studenti e richiedenti asilo? La CappUniversitaria è ospitata presso la struttura di Spini di Gardolo, cogestita dai Padri Cappuccini e dal Centro Astalli Trento Onlus. Ogni studente avrà una stanza singola con bagno interno ed una cucina in comune con gli altri ragazzi. Il periodo di permanenza richiesto è di 6-12 mesi, con un rimborso spese di 200 euro per stanza. Gli spazi comuni della struttura saranno condivisi con i richiedenti asilo e contribuiranno ad instaurare un percorso di crescita personale e di arricchimento reciproco.

Il progetto è rivolto soltanto a studenti credenti? No, la comunità è laica e coinvolge tutti, seguendo il pensiero del Cardinal Martini: “Io non domando se siete credenti o non credenti, ma se siete pensanti o non pensanti. L’importante è che impariate a inquietarvi”. Una mente pensante è infatti necessaria per approcciarsi a situazioni delicate e per creare una convivenza positiva.

Come aderire? Semplice, basta richiedere ed inviare la propria domanda di adesione all’indirizzo andrea.bortolotti@centroastallitrento.it entro il 31 agosto 2020. La partenza del progetto è prevista a settembre/ottobre.

Per maggiori informazioni:

http://www.centroastallitrento.it/accogliere/accoglienza/344-candidature-cappuniversitaria-2020-21

 

img.source: Centro Astalli Trento Onlus