C’è stato un momento, tra il 2010 e il 2015, in cui anche il Trentino sembrava essere diventato terra feconda per la musica elettronica. Festival, serate on/off, rassegne. Budget consistenti, artisti di grido, grande fermento. Poi bum: il nulla. La bolla è scoppiata e non è rimasto nulla. O quasi. Certo, se cerchi di fare serata le occasioni sono ancora molteplici ma se il tuo focus è la qualità musicale le opzioni sono decisamente limitate. Ora un pò meno limitate, in realtà.
Inizia domani, infatti, un nuovo ciclo si serate chiamato Basement che si propone di promuovere un concetto di clubbing underground, intimo e ricercato capace di intrattenere e appagare senza dover per forza ricorrere all’hype più sconsiderato. L’evento, che si inserisce all’interno della rassegna SanbaClub (si tiene all’interno dello splendido teatro Sanbapolis, a pochi km dal centro di Trento), strizza l’occhio anche e soprattutto agli studenti universitari che cercano vibes internazionali ad un prezzo assolutamente accessibile.
Visto l’estremo interesse di questa serie di eventi, abbiamo fatto alcune domande a Matteo Roma, uno degli organizzatori. Ecco ciò che ci ha svelato!
É passato qualche anno dalla sperimentazione musicale di Distretto38 o Jazz’About. Basement sembra proseguire su quella falsariga prediligendo sperimentazione e qualità. Come é nata l’idea di questa rassegna e quali sono i player che stanno dietro all’organizzazione?
Gli ottimi risultati di rassegne come Jazz’About o di festival come Distretto 38 sicuramente ci hanno spinto a proporre questo nuovo progetto con convinzione. Ci piacerebbe arrivare al livello qualitativo della direzione artistica di esperti come Denis Longhi e Alberto Campo. Con questa rassegna la proposta vuole essere internazionale, andando a scoprire le varie sfumature di stili e generi che compongono il mondo della club culture. Ci troviamo in un momento storico dove tutto è estremamente frastagliato e si creano molte nicchie musicali. Con “A Place to Dance” vorremmo individuare alcuni artisti che possano divertire il pubblico ma anche incuriosire gli spettatori e spingerli, perché no, ad una ricerca musicale più ampia.
Sabato gli ospiti sono Octo Octa e Session Victim: perché uno studente universitario dovrebbe scegliere di ballare a Sanbapolis? In altre parole, cosa troverà da voi che non c’è in nessuna altra serata in città?
Trento è una città universitaria che soffre il bipolarismo del vanto di uno degli atenei più illustri e qualificati in Italia e la quasi totale assenza di proposte che possano permettere ai giovani di vivere la loro età come sarebbe giusto e sano. Basement vuole portare anche per loro artisti internazionali di qualità garantendo un prezzo accessibile. Proprio per questo motivo abbiamo predisposto dei ticket ad hoc che permetteranno a loro di accedere alle serate Basement al prezzo di 10 euro, quando un biglietto per uno show di questi guest in altri contesti costerebbe almeno tre volte tanto. In questo senso non possiamo non ringraziare l’importante lavoro del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, molto attento a queste dinamiche di professionalità e inclusione nel servizio pubblico.
Quanto durerà la rassegna e che tipologia di artisti possiamo aspettarci per il futuro?
Basement “A Place to Dance” ci accompagnerà per tutta la stagione invernale. I prossimi appuntamenti già confermati saranno il 24 febbraio ed il 23 marzo e presto potremo annunciare i guest coinvolti. Si tratterà di ospiti internazionali di caratura in linea con quella di Octo Octa e Session Victim. Possiamo anticiparvi che ci sarà spazio per house e techno con un occhio di riguardo a tutto ciò che sfugge alla macchina dell’hype.
Trovate info e biglietti sulla loro pagina Insta. Ci vediamo in pista!