All’Università arriva il doppio libretto per gli studenti trans gender

Anche l’Università di Trento ha finalmente deciso di dare una soluzione all’annosa questione che riguarda gli studenti trans gender. Ponendosi sulla scia delle più importanti università italiane, il nostro ateneo ha dato vita, a partire dalla settimana scorsa, ad un sistema che concede due libretti universitari a quegli studenti che ne sentono il bisogno per sentirsi meglio con loro stessi e con la società che li circonda.

Il problema di fondo è che la normativa italiana consente solo dopo il compimento del diciottesimo anno d’età il cambiamento di sesso e molto lunghi sono i tempi burocratici (e non solo) per effettuare materialmente l’operazione chirurgica e ottenere poi di fatto il cambiamento dei dati anagrafici.  In questa difficile situazione i ragazzi possono tranquillamente esteriorizzare il proprio Io più profondo ma a livello civile, burocratico e legale si trovano ancora prigionieri di una realtà che non sentono più propria.

Dunque per far fronte anche ai problemi psicologici che potrebbero sorgere e per rendere davvero libera l’esteriorizzazione della sessualità che si preferisce, l’ateneo trentino ha deciso di concedere a questi ragazzi e ragazze due libretti universitari: uno “classico” nel quale sono riportati i dati anagrafici legalmente riconosciuti allo stato attuale ed uno provvisorio, in cui sono riportati i dati anagrafici che lo studente o la studentessa adotteranno una volta conclusosi il processo di cambio sesso.

Questa soluzione è stata vista da molti come una apertura di civiltà e come un passo importante per il riconoscimento del diritto al genere ma altri si sono schierati fermamente contro sostenendo che tale secondo libretto provvisorio rappresenterebbe una sorta di “foglio rosa” in attesa di un documento ufficiale che addirittura andrebbe contra legem perché tale documento, di fatto, non avrebbe alcun valore legale.

Al di là delle polemiche che tali scelte sempre sollevano è questa ad oggi un’opportunità di cui gli studenti che lo desiderano e che ne sentono la necessità possono concretamente cogliere.

(D.C.)