Sarà al Teatro Stabile di Bolzano da mercoledì 9 a domenica 13 aprile (merc. e giov. h. 20.30; ven. e sab. h. 19 e dom. h. 16) l’opera di teatro musicale “Lazarus”, scritta da David Bowie poco prima della sua scomparsa assieme a Enda Walsh e interpretata per la prima volta in Italia dalla rockstar Manuel Agnelli.
n evento speciale presentato in cinque serate. Artista britannico dal talento geniale e rivoluzionario, cantautore e polistrumentista, David Bowie ha fatto la storia della musica rock reinventando continuamente il suo stile e la sua immagine e lasciando un segno indelebile, fonte d’ispirazione per molti artisti. È diventato Ziggy Stardust, Aladdin Sane, poi il longilineo Duca Bianco: inafferrabile ed indefinibile, Bowie si è dimostrato un’antenna sensitiva dello spirito del tempo e delle arti, percepiva umori e atmosfere, e poi digeriva e rimescolava tutto in una sintesi geniale. “Lazarus” venne presentato in prima assoluta nel dicembre 2015 a New York, un mese prima della scomparsa di Bowie all’età di 69 anni.
eppur piegato dalla malattia, con un incredibile e commovente slancio creativo, Bowie ha voluto lasciarci questo prezioso dono che si può considerare, insieme al magnifico album Blackstar, uscito due giorni prima della morte, il suo testamento creativo. “Lazarus” è andato in scena in prima nazionale nel marzo del 2023 per la regia di Valter Malosti, direttore del Teatro Nazionale ERT, che ne ha curato la versione italiana.
Nel ruolo del protagonista Newton troviamo uno dei nomi di punta della musica italiana: Manuel Agnelli, cantautore e storico frontman degli Afterhours. Agnelli si è aggiudicato numerosi premi: nel 2022 il David di Donatello e il Nastro D’Argento con La profondità degli abissi (colonna sonora del film Diabolik dei fratelli Manetti) e nel 2023 il Premio Amnesty International con Severodoneskt, entrambi brani contenuti nel suo primo album solista Ama il prossimo tuo come te stesso. Al suo fianco, la cantautrice e polistrumentista vincitrice della XIV edizione di X-Factor Italia Casadilego, che ha duettato con Ed Sheeran ed è stata protagonista del film di Fabio Mollo My Soul Summer, collaborando anche alla colonna sonora. Nove performer e otto musicisti completano il ricchissimo cast di questo spettacolo coprodotto dai Teatri Nazionali Emilia Romagna Teatro ERT e Teatro di Roma.
A più di 50 anni dal romanzo originale The Man Who Fell to Earth di Walter Tevis e a 40 dall’omonimo film di Nicholas Roeg, che ha visto Bowie nella sua miglior prova come attore, l’artista britannico ha scelto di riprendere in “Lazarus” le fila dell’infelice storia del migrante interstellare Newton, costretto a rimanere sulla Terra. Nella versione di Bowie e Walsh, l’alieno è ancora prigioniero sulla Terra, sempre più isolato nel mondo, chiuso nel suo appartamento, in preda alla depressione e vittima dei suoi fantasmi e della dipendenza dal gin: un moribondo che non riesce a morire. In questa situazione disperata Newton riceve segnali dal passato attraverso la TV, capta visioni del futuro generate dalla sua mente, mescola realtà e sogni ad occhi aperti. Vari personaggi (fantasmi? proiezioni mentali?) si aggirano nello spazio claustrofobico dell’appartamento di Newton (o nel continuum devastato della sua mente?).
Non esiste niente di più distopico nello scorrere del tempo di un uomo o di donna che sta morendo. C’è una compresenza, un frullato di immagini, tempi, luoghi, persone che non dovrebbero essere lì e invece sono lì presenti e vivissime. Tutto è presente, non solo le cose sublimi ma anche le stupidaggini e le cose apparentemente insignificanti.
Nel “Lazarus” diretto da Malosti, musica, arte visiva, teatro, danza e video-arte si fondono per dar vita a una esperienza di “teatro totale”, in cui gli artisti sono i medium di uno straordinario flusso di energia. “Lazarus” è un’opera sofisticatissima ma al tempo stesso popolare che ci parla del nostro viaggio di migranti sulla terra. Di Bowie/Newton scompare il corpo ma rimane in dono la preziosa e altissima qualità dei suoi testi musicali (sempre più evidente) e l’energia che attraverso la sua musica ci salva e ci fa vibrare.
Lo spettacolo include numerosi brani fra i più celebri di Bowie e quattro pezzi scritti appositamente per questo lavoro, legati in modo da costruire una frammentata e affascinante drammaturgia parallela, tra cui il capolavoro che dà il titolo all’opera.
I biglietti sono in vendita online sul sito www.teatro-bolzano.it e sull’App Teatro Stabile Bolzano. I biglietti sono acquistabili, inoltre, presso le Casse del Teatro Comunale di Bolzano aperte dal martedì al venerdì dalle 14.30 alle 19.00 e il sabato dalle 15.30 alle 19.00.