1000 ore per il lavoro



Per chi vuole perdersi post check stasera può in alternativa ascoltare la diretta Nazionale di 1000 ore per il lavoro dalle 20 alle 22, con non stop di oltre 100 testate radiofoniche

mille ore per il lavoro  si articolerà attraverso una lunga staffetta fatta di speciali, interviste, monografie dedicate ai diversi aspetti del mondo del lavoro. A partire dalla richiesta di maggiore attenzione da parte dell’informazione, si darà voce ai temi della precarietà e della disoccupazione, della sicurezza sui luoghi di lavoro, delle difficoltà legate a buste paga e pensioni sempre meno in grado di assicurare certezze per il presente e speranze per il futuro.

Saranno i lavoratori con le loro storie e le loro esperienze di lotta a dare il segno alla giornata raccontando in diretta il dramma che si sta vivendo sui luoghi di lavoro, con migliaia di persone che rischiano di restare sotto le macerie della crisi e delle mancate risposte di una nuova politica industriale ed economica.

E sempre attorno alle vicende che più stanno a testimoniare lo sbriciolarsi del nostro tessuto produttivo (dal Petrolchimico di Porto Torres ai licenziati dell’Agile ai senza salario delle case di cura abruzzesi di Villa Pini, solo per fare alcuni esempi concreti) si snoderà una serata di racconto, confronto e informazione. Ad animare l’incontro cui parteciperà anche il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani saranno i conduttori della trasmissione di RadioDue “Caterpillar” Massimo Cirri e Filippo Solibello. Oltre ai lavoratori, la diretta nazionale “on air on line” in onda dalla sala Alpheus di Roma (via del Commercio 36) a partire dalle 20, prevede performance di uomini dello spettacolo (Moni Ovadia, Piera Degli Esposti, Massimo Wertmuller, Enrico Capuano, Mariella Nava, La casa del vento), e brevi interventi di esponenti del mondo dell’informazione (Rinaldo Gianola, Roberto Natale, Corradino Mineo, Paolo Serventi Longhi), dei blog come Arturo Di Corinto, di scrittori come Glauco Benigni e Chiara Ingrao che con la loro presenza testimonieranno la propria partecipazione ad un rinnovato rapporto tra cultura, comunicazione e mondo del lavoro.