C’è l’erasmus, il secchione, il perennemente fuoricorso, il figlio di papà… ok, non è giusto ragionare per stereotipi, ma, ammettiamolo, l’animale-studente-universitario-di-Trento ha caratteristiche peculiari che, in un modo o nell’altro, permettono di incasellarlo in qualche categoria. Anzi, quanto più uno cerca di presentarsi quale trasgressivo e non etichettabile, tanto più risulta essere incredibilmente “basic”. E allora, perché non fornire una guida semiseria (o "scemiseria") di questa fauna studentesca?