Van der Bellen ce l’ha fatta di nuovo!

Per la seconda volta in un anno, il verde sarebbe stato eletto Presidente della Repubblica Austriaca

di Nicola Pifferi

Norbert Hofer, candidato xenofobo di estrema destra ha ammesso la sconfitta in un post su Facebook, in cui ringrazia tutti gli austriaci e si congratula con Alexander van der Bellen e il suo staff.

Per adesso i risultati non sono ancora ufficiali, ma gli exit poll diffusi dalla Televisione di Stato Austriaca, la ÖRF, sono chiari: Van der Bellen sarebbe al 53,3% con una possibilità di cambio di±0,4%. Tradotto significa che anche se la previsione dovesse rivelarsi ottimistica, potrebbe scendere al massimo al 52,9%.

E a guardare i risultati, sembrerebbe che, rispetto al primo ballottaggio di maggio, che era poi stato annullato a luglio dalla corte costituzionale perché potenzialmente modificato da brogli elettorali, Alexander Van der Bellen stia vincendo con uno scarto maggiore. Della cartina poi, che conferma la prevalenza degli elettori di Hofer nelle periferie e nelle valli, è da sottolineare che lo Stato del Tirolo del Nord e dell'Est, confinante con il Trentino Alto Adige – Südtirol e parte dell'Euregio (e anche il Vorarlberg) hanno virato verso il candidato europeista, segnale chiaro contro la chiusura dei confini e per l'Unione Europea. 

Intanto Van der Bellen commenta a caldo: "Voglio essere il Presidente di una Austria più europeista". E arrivano anche i complimenti di importanti figure politiche di vari Stati dell'Unione. "La vittoria di Van der Bellen in Austri è dvvero una bella notizia per l'Europa" ha commentato il ministo degli Esteri Paolo Gentiloni su Twitter. Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo, ha scritto: "Congratulazioni a Van der Bellen, che ha vinto le presidenziali con un chiaro messaggio e una chiara campagna filo-europei. La sua vittoria è una pesante sconfitta del nazionalismo e dell'antieuropeismo, del retrogrado populismo". Infine il primo ministro francese Manuel Valls ha twittato: "Bella vittoria di Alexander van der Bellen in Austria. Il populismo non è inevitabile per l'Europa".

Immagini: ÖRF, APA.