Unibz si aggiorna

La facoltà di Scienze della Formazione presenta il nuovo piano di studi per diventare insegnanti

di Giorgia Roda

È stato presentato la scorsa settimana il nuovo piano di studi del corso di laurea magistrale in Scienze della Formazione primaria della Libera Università di Bolzano (Freie Universität Bozen).

La presentazione del 3 ottobre è frutto di un elaborato processo di revisione ed aggiornamento che ha coinvolto 108 professionisti nell’ambito della scuola, dell’università, della pedagogia e dell’educazione.

L’obiettivo è quello di formare insegnanti che sappiano adottare metodi didattici innovativi, al passo con i bisogni della scuola di oggi, e allo stesso tempo trasmettere ai bambini solide conoscenze nelle principali discipline scolastiche.

Agli studenti di Bressanone, dove ha sede la facoltà di Scienze della Formazione dell’ateneo altoatesino, verranno quindi offerti corsi di pedagogia, psicologia e didattica, così come lezioni riguardo le materie scolastiche di base, necessarie per l’insegnamento nelle scuole primarie e dell’infanzia.

Non saranno solamente i contenuti ad essere innovativi, ma anche i metodi didattici proposti agli studenti stessi: lavori di gruppo e laboratori, gli EduSpaces, che puntano a dare un taglio più pratico al corso, permettendo ai futuri insegnanti di applicare e sviluppare i concetti appresi a lezione.

Seguono la stessa linea di pensiero i 45 cfu dedicati ad un tirocinio nel corso del terzo anno e le attività del quarto anno, interamente dedicate al mondo del lavoro. La stretta connessione tra teoria e pratica, è quindi il focus del nuovo percorso formativo, come ha sottolineato il presidente della Libera Università, il prof. Konrad Bergmeister.

Un’ulteriore novità è il tentativo di incentivare gli scambi tra i 3 atenei dell’Euregio (l’università di Trento, la Libera Università di Bolzano e l’università di Innsbruck) prevedendo nel nuovo curriculum un semestre presso un altro ateneo. L’Assessore alla Formazione della Provincia Autonoma di Bolzano, Philipp Achammer, si dice molto soddisfatto di questo nuovo approccio, grazie al quale gli studenti avranno gli strumenti necessari per diventare insegnanti competenti ed al passo con le necessità della scuola di domani.