Una storia comune. Sanpa: io, noi, tutti. di Carlo Giuseppe Gabardini. Un dialogo necessario tra generazioni

Presentato l’ultimo libro di Gabardini alla rassegna Levico incontra gli Autori

di Veronica Permer

«Carlopepe, vieni via, quello è un drogato. Un mostro che cammina. Se ti droghi finisci così anche te, capito?». Inizia così Una storia comune. Sanpa: io, noi, tutti. (HarperCollins, 2022), il libro di Carlo Giuseppe Gabardini, presentato sabato 30 luglio al Parco di Levico per la rassegna Levico incontra gli Autori.

In dialogo con il consigliere provinciale Paolo Zanella Fellin, Gabardini – drammaturgo, conduttore radiofonico, autore di programmi tv e co-autore della docuserie SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano (Netflix, 2020) – è tornato a parlare della storia di quella comunità di recupero nata alla fine degli anni Settanta.
Una storia comune, collettiva, di una generazione che ha vissuto l’irrompere dell’eroina e di ciò che oggi è rimasto. San Patrignano: un grande rimosso collettivo che dopo il clamore mediatico degli anni Ottanta è stato ricondotto indietro. Ma «davvero pensiamo che la droga sia una questione risolta nel passato?».

A distanza di tempo, dopo un lungo periodo di sedimentazione, la storia della comunità fondata da Vincenzo Muccioli è tornata alla luce attraverso lo stesso medium di allora: la televisione, ma senza una voce guida. La docuserie SanPa, nata da un’idea di Gianluca Neri, racconta nella sua complessità il prima, il durante e il dopo di questa storia. Evita le polarizzazioni dell’epoca – Muccioli buono o cattivo, santo o demonio – e va oltre le semplificazioni. Archivi, processi, libri, foto: tutto è finalizzato a cogliere le sfumature di ciò che è stato e resta, a partire dalla voce dei protagonisti. Due anni e mezzo di lavoro racchiusi in cinque puntate di docuserie.

Gabardini nel suo libro Una storia comune. Sanpa: io, noi, tutti. riprende parte di quel materiale. «Rimette insieme i fili che poi o si sono persi o si sono sciolti nel lavoro comune». Alterna la ricostruzione che ha portato alla realizzazione di SanPa, all’evocazione dell’Italia degli anni Ottanta, ad alcune vicende personali come la storia di Marco.

Un viaggio di scoperta che ripensa il tema delle droghe, un argomento del quale ancora oggi si è impreparati. Le droghe, che racchiudono nel linguaggio comune qualsiasi sostanza in grado di alterare temporaneamente lo stato di coscienza dell’individuo, rimangono come allora un tabù. È cambiato il modo di viverle, ma lo stato di malessere e lo stigma sulle persone che ne fanno uso perdurano. Il dualismo bianco o nero che si ripropone, l’affermazione lapidaria «te la sei cercata, l’hai voluto tu».
Negli anni Settanta e Ottanta erano un mezzo per allontanarsi dalla società; oggi, al contrario, vengono assunte per essere più performativi dentro la società. Ci sono stati dei progressi a livello statale, tuttavia – sottolinea Gabardini – i mezzi di informazione sono ancora troppo deboli.

La docuserie SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano ha disincrostato i canali di comunicazione tra generazioni; il libro Una storia comune. Sanpa: io, noi, tutti. prova a rispondere a tutte quelle domande lasciate in sospeso per troppo tempo e ancora attuali.