Sotto il segno del Nettuno: il ponte Bologna-Trento. (Parte I)

 

 

 

Sabato sera all'Arterìa di Bologna con il concerto dei Funk Shui Project si concluderà la rassegna Suona Semplice, organizzata dal collettivo HMCF. Noi ci saremo e loro ci saranno: parliamone e parliamone bene con chi questo collettivo lo ha messo al mondo, la parola a Teo Filippo Cremonini.

 

LRG. Dimmi in 3 parole – sole,cuore,amore – che cos'è HMCF.

TFC. Vuoi 3 parole oppure preferisci che argomenti meglio? Perchè se dovessi utilizzare tre parole sarebbero: ricerca, condivisione e indipendenza. Se invece dovessi argomentare con un tweet direi: un laboratorio di idee con persone dalle affinità comuni. Che se ci pensi avere affinità comuni è diverso da avere obbiettivi comuni, la parola obbiettivo fa pensare a un mezzo da utilizzare per arrivare a un fine, invece con il termine affinità si può comprendere qualcosa di più vasto che magari lega alcune sfaccettature delle persone.

 

LRG.Da quanto tempo?

TFC.Il tutto viene pensato nel 2009 ma prende forma realmente il 10 febbraio 2010 con la prima trasmissione in diretta web radiofonica dal bagno di casa mia.

 

LRG. Quindi dal bagno di casa tua alla gestione di.. di quanto stiamo realmente parlando? Quanto organizza HMCF?

TFC. Partendo dalla web radio siamo diventati una buona squadra di organizzatori di concerti e/o attività culturali sulla città di Bologna. In più abbiamo una piccola etichetta discografica che macina diversi consensi e questa cosa mi rende felice.

 

LRG. Bolo Bolo Bolo, un altro nettuno in un'altra città. Presenti esclusi, quante persone conosci che fanno la spola tra Trento e Bologna?

TFC. Beh mi vengono in mente molti artisti che passano da Bologna verso Trento o viceversa. Penso che in questi 4-5 anni il gap fra una città come Bologna, a livello di produzione culturale se così possiamo dire, e Trento sia diminuito tantissimo. C'è la percezione di una scena importante nella vostra città.

 

LRG. E una tratta del Brennero a 16 euro che aiuta. Spariamo dei nomi?

TFC. Davide Panizza meglio conosciuto come Pop X è l'artista all'avanguardia per eccellenza, può non piacere ma è nato, cresciuto e vissuto in quel di Trento e ora sta diventando un piccolo precursore in giro per l'Italia. Duccio, Dutch Nazari oltre il rapper è uno studente nella vostra università e secondo me fra qualche anno, ne sentiremo parlare ancora di più. Anansi anche, ha suonato diverse volte a Bologna. Penso poi ad un Ares Adami,a un Santiegaz, ad un Ribbores che sale allo Smart, alle MBA tra Messia e Drimer, ma sicuramente l'hip hop tende a espandersi più facilmente perchè polarizza molto pubblico. Io non dimenticherei altri generi, altri protagonisti. Ad esempio so che si esibiranno i Mellow Mood a Luglio in una manifestazione molto bella chiamata Owl Festival.

 

LRG. Sì, penso anche a Wu Ming ma va beh potremmo andare avanti per ore così. Spieghiamo al mondo come mai la sera di Sabato 16 Maggio i pianeti si allineano, noi ci rincontriamo e siamo tutti in Arterìa?

TFC. La serata di Sabato chiude Suona Semplice, una manifestazione musicale che abbiamo creato grazie allo spazio offerto dall'Arterìa. Sul palco abbiamo portato da Settembre ad oggi quasi 100 artisti che vanno dal mondo più indie rock a quello elettronico, passando per il famigerato mondo hip hop. Per la serata finale abbiamo deciso di chiamare alcuni amici di Torino che si fanno chiamare Funk Shui Project capitanati da Willie Peyote, che oltre ad essere il miglior rapper in Italia – limitativo definirlo così – è anche una persona con cui mi sono trovato tanto bene da 3 anni a questa parte.

 

LRG. Pensi ci sia a partire da ora, now, subito, la possibilità di creare un ponte più attivo tra Trento e Bologna?

TFC. Con l'università penso di sì. Io non ho ancora ben capito perchè tutte le università pubbliche non uniscono le proprie forze per creare che ne so, una radio vera e propria. Ad un orario si trasmette da Perugia, il programma dopo da Bologna, poi a Trento e così via. Forse se ci fosse più socialismo digitale si potrebbe arrivare a risollevare la scuola pubblica che stanno cercando di seppellire.

 

LRG. Radiofonicamente interessante. E come organizzazione eventi invece?

TFC. Beh, forse più che una proposta sarebbe carino inquadrasi e capire dove si possono intrecciare due città del genere. ossia, cosa può dare Trento a Bologna e viceversa? Secondo me Bologna a Trento oltre il cibo potrebbe offrire un ponte con il sud Italia che troppe volte dimentichiamo nelle sue culture. Mentre Trento beh, sicuramente può insegnarci a vivere la vita quotidiana in modo più contemporaneo, rispettando gli altri, cosa che ci dimentichiamo spesso qui.

 

LRG. Rispetto? Mentre lo scrivi in piazza Santa Maria Maggiore, quella del Concilio, la polizia sta caricando contro gli anarchici.Ma tu lo sai vero che a Trento se non son matti non li vogliamo?

TFC. Chi son matti?

 

LRG. Qui? Tutti.

TFC. Non ci credo.

 

LRG. Giuro, e ci piace. Teo Filippo Cremonini crede nel destino?

TFC. Parafrando William Shankly detto Bill, storico allenatore di una squadra di calcio chiamata Liverpool poco prima degli anni 70, beh la fortuna te la crei così come la sfortuna, quindi penso che il destino non esista ma esistano i predestinati.

 

LRG. Hai mai letto Lahar?

TFC. Lahar no, mi dispiace.

 

LRG. Beh allora lo farai dal prossimo mese e sopra ci trovi anche me che parlo del destino. Ma soprattutto hai messo mi piace alla pagina di Sanbaradio Trento?

 

 

 

Poi, a Trento come a Bologna, è cominciata Juve – Real Madrid e quindi silenzio, stampa. Ad ogni modo ci becchiamo al Nettuno, a voi scegliere quale.

To be continued,

 

Lucia Rosanna Gambuzzi