Sachsenhausen Concentration Camp, Berlin

Hai studiato tanto a riguardo, hai appreso. Ma fin quando non cammini su quel suolo, non entri in quelle stanze in cui hanno dormito, subito atroci torture; in cui hanno perso, perché calpestata continuamente, la loro dignità ed infine in cui sono morti, non potrai nemmeno lontanamente immaginare. La mente umana non arriva a tanto, quasi sembra impossibile che ciò sia stato. Sembra così lontano nel tempo ed in realtà sono trascorsi appena 70 anni. E ti chiedi come hanno fatto anche un solo giorno a vivere lì dentro, che al posto loro tu non saresti sopravvissuto nemmeno un secondo. Quando riflettiamo su tutto questo, la mente gioca un brutto scherzo: nell'istante in cui pensiamo a questa atrocità, ecco che già siamo proiettati verso altro. Perché lo sentiamo lontano, non ci appartiene, non fa parte della nostra realtà. Ed è proprio in questo momento che commettiamo uno dei più banali ma anche grandi errori. L'errore di non renderci conto che questa strage è veramente accaduta, altre si consumano ancora ogni giorno nel Nostro Mondo e che le nostre più intime abitudini potrebbero essere stravolte in un soffio.

Un invito a leggere "La banalità del male " di Hannah Arendt.

Raccolta fotografie:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Photos: Erika

 

Erika Digiacomo