Produttori di Musica Elettronica sperimentale: a me gli occhi!

Intervista a Giuseppe Aceto, fondatore di Dome Rec

di Michele Anesi from The_Fault

La nostra regione è caratterizzata da una generale scarsa cultura per quanto riguarda la Musica Elettronica. Sanbaradio, in molti modi, cerca di contrastare questo fenomeno facendo conoscere le realtà che cercano di cambiare in positivo lo stato delle cose.

Proprio per questo motivo abbiamo invitato Giuseppe Aceto nei nostri studi per fare una chiacchierata e scoprire qualcosa di più sul suo interessante progetto. Giuseppe è un ragazzo molto attivo: nella vita si occupa di video making ma, parallelamente a questa attività, ha all’attivo sia il progetto di Musica Elettronica “The Fabulous Beard” sia il progetto “Dome Rec”. Attraverso quest’ultimo cerca di valorizzare artisti e produttori trentini che hanno a che fare con la Musica Elettronica sperimentale.
 
Ciao Giuseppe! Spiegaci come è nata l’idea di fondare questa digital label.
La motivazione principale è molto semplice: a Trento non era presente una realtà che permettesse a un musicista/produttore di musica elettronica di emergere e di farsi conoscere. Quello che mancava era un vero e proprio punto di riferimento per il genere e tutti i suoi appassionati.
 
Chi fa parte del progetto?
Siamo principalmente in tre: io (Giuseppe Aceto, N.d.R.) mi occupo della parte musicale e tecnica (mixing/mastering ed aiuto alla produzione); una nostra amica giornalista si occupa di tutto ciò che riguarda la comunicazione e la pubblicità sui social network mentre Andrea, un altro nostro amico, funge da “talent scout” segnalandoci artisti interessanti.
Più in generale l’etichetta vive anche grazie alla presenza di una fitta rete di amici e conoscenti che ci aiutano e supportano quotidianamente.
 
Perché la scelta artistica è ricaduta sulla Musica Elettronica sperimentale e non su altri generi?
La musica “commerciale” ha uno sviluppo molto più semplice e lineare: per esempio, già pubblicando una traccia più immediata e conosciuta su Soundcloud, se uno ha abbastanza followers, riesce comunque a trovare spazi in cui farsi sentire ed esibirsi.
Esistono invece dei generi che non trovano spazio nei locali e che sono ascoltati da molte meno persone e che, per venire alla luce ed essere apprezzati dal pubblico, hanno bisogno di essere maggiormente supportati.
Per questo e per la scarsa ricerca sonora che caratterizza questa attuale fase del mercato discografico dove la maggior parte dei produttori si avvale di presets creati da terze parti noi vogliamo incentivare la sperimentazione elettronica più pura e semplice.
 
Quali sono i servizi che Dome Rec può offrire ad un artista/produttore?
Innanzitutto possiamo fornire un aiuto concreto nella produzione del disco seguendo l’artista sia nella parte di mixing/mastering di un brano sia in quella di stesura e rifinitura del lavoro. In secondo luogo possiamo pianificare la pubblicità di un brano/disco, la promozione di una lavoro sul web, la realizzazione di un artwork tramite alcuni artisti disposti a collaborare con noi e progettare ed eseguire videoclip ad hoc.
Ci piacerebbe molto espandere il settore della formazione e quindi dare la possibilità ai produttori che non hanno le idee chiare sulle modalità di produzione di conoscere gli strumenti e i processi corretti per approcciarsi a questa attività.
 
L’ultima volta che sei passato a Sanbaradio ci avevi detto chiaramente che l’etichetta era “senza scopo di lucro”. Cosa vuol dire concretamente?
Questa è stata un idea nata per contrastare la logica del guadagno che regna sovrana nell’industria musicale odierna. Per noi l’artista non è una potenziale miniera d’oro ma una persona da conoscere e seguire personalmente. Volevamo costruire un progetto che fosse basato sulla passione per la Musica Elettronica, in modo che questa nostra “sincerità” potesse essere percepita attraverso i lavori che noi supportiamo. 
L’eliminazione del fattore economico e della ricerca del profitto a tutti i costi permette di instaurare un reale rapporto di amicizia con i produttori e i musicisti andando oltre lo squallido “rapporto di convenienza”.
 
Quale è stata la reazione del pubblico e dei produttori trentini alla nascita di questo progetto?
La difficoltà più grande che sto incontrando è l’individuazione degli artisti a cui far conoscere questo tipo di realtà ed a cui proporre una collaborazione.
Nonostante questo, gli artisti con cui siamo entrati in contatto hanno saputo subito riconoscere l’importanza dell’occasione che si era loro presentata davanti.
 
L’unione fa la forza: avete in mente di fare degli eventi targati Dome Rec nel prossimo futuro?
Abbiamo chiesto a diversi locali della Provincia e, con nostro grande piacere, sono stati tutti entusiasti della nostra proposta. Quindi, appena ci sarà un congruo numero di artisti nel nostro roster potremo organizzare un evento tutto nostro.
 
Cosa possiamo aspettarci dalla Dome Rec nel futuro prossimo?
Sicuramente altre ottime uscite come quelle che avete ascoltato in questi primi mesi del 2014. In particolare ci stiamo interessando a un certo tipo di techno, non saprei dirti il nome esatto del sottogenere: so solo che è molto veloce e irregolare. L’irregolarità nella techno è molto affascinante per noi.
 
Per concludere vi invito a collegarvi con i profili social della Dome Rec dove potrete ascoltare tutte le uscite, inviare promo e tenervi aggiornati sulle prossime interessanti iniziative. Vi invito anche a tenere d’occhio tutte le puntate di “Hyperion: A Journey Through Sounds”, in onda su Sanbaradio ogni lunedì/giovedì alle 18 e il mercoledì alle 15.30, al cui interno della rubrica “The_Fault & Friends” Giuseppe informa sempre di interessanti novità relative a Dome Rec.
 
FB: https://www.facebook.com/thedomerecords?fref=ts
Soundcloud: https://soundcloud.com/dome-records
Puntate di Hyperion: http://www.mixcloud.com/TheFault/