Ne ho piene le scatole

Ne ho piene le scatole di una amministrazione che non decide alcunché, e che pensa che per risolvere i problemi basti spostarli.

Ne ho piene le scatole di essere considerato un cittadino di serie b.
Ne ho piene le scatole che da anni si parli di spostare 'la vita universitaria' dal centro.
Ne ho piene le scatole di trentini che prendono migliaia di euro, spesso e ben volentieri in nero, per  affittare stanze agli universitari e poi si lamentano che gli stessi vogliano vivere la città.
Ne ho piene e le scatole di chi considera il centro di Trento come un museo.
Ne ho piene le scatole anche dei titolari degli esercizi commerciali, che non hanno alcun interesse a fare impresa, ma vogliono vivere solo di buoni provinciali, chiudendo alle 21 (quando va bene) e nei festivi.
Ne ho piene le scatole di una città che non cresce culturalmente, che accanto alle strutture faraoniche per l'università non costruisce anche una città realmente universitaria.
Ne ho piene le scatole anche dei cittadini preoccupati per l'ordine pubblico, perché, se ben hanno ragione nel chiedere maggiore rigore a perseguire le figure che delinquono, non possono realmente credere che chiudendo dei locali o mettendo delle inferriate per evitare che la gente possa sedersi si risolva il problema. Tutt'altro.
 
Ne ho piene le scatole e penso che sia arrivato il momento che chi crea cultura e impresa e fatica per proporre cultura vera debba finalmente andare unito a rivendicare il proprio ruolo.
 
(il pdf per chi vuole condividere che #nehopienelescatole)
 
 
M.T