Lettera

Le associazioni universitarie trentine Athena, A.S.U.T., P.O.U.M., Unistudent e Universitando  hanno indirizzato una lettera aperta al Presidente della Repubblica, al Ministro dell’Istruzione Gelmini e al Rettore dell’Università di Trento Prof. Davide Bassi.

Di seguito il testo della lettera..

Egregio Presidente della Repubblica,
Egregio Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,Magnifico Rettore dell’Università di Trento,

Siamo un gruppo di associazioni studentesche, impegnate nella valorizzazione della realtà e dell’esperienza universitaria trentina.

Siamo attivi nei campi dell’informazione, dell’integrazione, della cultura nel suo senso più ampio. Abbiamo portato, e continueremo a farlo, nella società civile un valore aggiunto indispensabile.

La nostra identità di associazioni studentesche ci pone in stretto rapporto con la formazione e la cultura degli studenti e delle studentesse, aiutandoli/le ad affacciarsi a un mondo che non sia esclusivamente quello dello studio, ma che permetta loro di confrontarsi anche con le realtà al di fuori degli atenei.

Per questo esprimiamo la nostra viva preoccupazione per i profondi tagli attuati dalle manovre dei Ministri Gelmini, Brunetta e Tremonti, sintomo di una classe dirigente e politica che non ha compreso l’importanza dell’Università pubblica in una società civile. Le risposte finora ricevute dalle istituzioni, sia locali che nazionali, non ci sembrano adeguate, quando addirittura inesistenti. Le informazioni comunicate relative alla situazione economica dell’Ateneo e di AQUIS non sono sufficienti, in quanto da un lato vogliono dissipare le preoccupazioni sull’immediato futuro dell’Ateneo, dall’altro sono soluzioni di breve periodo che non tengono in considerazione la complessità del problema.

L’Università italiana è un sistema articolato, da cui Trento non può dissociarsi, isolandosi dalla crescita intellettuale del Paese.

Condividendo pienamente le ragioni della protesta studentesca, vogliamo aggiungere la nostra voce a quella dei movimenti contro i tagli previsti dalla nuova legge finanziaria.

Per questo testimoniamo la nostra indignazione di fronte alla stigmatizzazione del movimento studentesco dell’Ateneo trentino, definito persino folkloristico.

Gli studenti e le studentesse stanno protestando con perfetta consapevolezza delle recenti decisioni del nostro governo e della loro portata negativa. Pensano sia necessario lavorare con serietà contro sprechi, inefficienze, baronie, ma che questi ultimi tagli indiscriminati, nonostante le modifiche apportate dall’ultimo decreto legge, non vadano in questa direzione.

Sembra che essi/e abbiano più a cuore il futuro della scuola dei nostri amministratori.

In quanto associazioni universitarie crediamo sia necessaria la diretta partecipazione degli studenti alla vita dell’Università; le modalità di protesta finora attuate esprimono perfettamente, e in maniera costruttiva, la nostra percezione dell’Università pubblica come luogo del sapere.

Con questa lettera vogliamo un’ulteriore acquisizione di responsabilità nei confronti del sistema universitario italiano da Lei, Presidente Napolitano; un cambiamento d’atteggiamento del governo, di cui Lei, Ministro Gelmini, fa parte; una chiara presa di posizione da Lei, Prof. Bassi.

 

Le associazioni universitarie di Trento:

 

Athena

A.S.U.T.

P.O.U.M.

Universitando

Unistudent