Le vie nelle migrazioni e le vite nelle migrazioni

di Miriam Viscusi

Casa Migrantes a Bolzano è un centro di primo soccorso e accoglienza, che tra le sue varie funzioni aiuta i migranti nello svolgimento di pratiche burocratiche e promuove attività culturali e corsi di lingua italiana. Tra le attività di quest'anno è stata realizzata una mostra in seguito a un progetto in cui migranti di diversi Paesi hanno raccontato il loro viaggio verso l'Italia e l'arrivo a Bolzano

La mostra è stata inaugurata lunedi 23 aprile in parallelo all’intervento di Gennaro Guidetti sulle operazioni di soccorso della Ong Sea-Watch. Da allora si trova al primo piano della Libera Università di Bolzano (Freie Universität Bozen).

In qualche metro di esposizione si raccontano miglia e miglia di viaggio via mare e via terra. Ci sono storie diverse, rotte diverse, incontri e sentimenti diversi. Dalla Libia, dall'Afghanistan, dal Bangladesh, dal Madagascar, ma anche dall'Algeria e dal Pakistan. I protagonisti di questi racconti hanno disegnato su dei cartoni a forma di valigia il percorso del loro viaggio, segnalando i Paesi in cui si hanno fatto tappa e quelli dove si sono fermati per restare. Qualcuno è scappato dal proprio Paese a causa della guerra, qualcun altro è arrivato in Italia dopo aver trascorso tanto tempo in Francia. Qualcuno non voleva rimanere a Bolzano ma poi lo ha fatto.

I racconti in alcuni casi descrivono i duri viaggi nel deserto, quelli fatti nella speranza di arrivare al mare e “prendere un passaggio” per l’Europa. In altri casi si soffermano sulla difficoltà delle prime esperienze in Italia, i primi lavori fatti per sopravvivere, la speranza e la nostalgia.

Tre definizioni giuridiche -Straniero, Migrante, Persona – sono appese all’ingresso. Un invito a chiarire i significati delle parole per avvicinarsi alla mostra in modo consapevole.

Se nei prossimi giorni passate all’Università di Bolzano, fate un salto al primo piano e viaggiate anche voi sulle vie delle migrazioni.