Intervista a Dale Mortensen

Interviste per il festival dell'economia

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Intervista a Dale Mortensen
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Ecco qui l'intervista svolta durante il festival al professor Dale Thomas Mortensen, premio Nobel per l'economia 2010. Docente presso la Northwestern University.

Intervistatori: Michelangelo Matteoda & Simone Guzzo

Traduzione testo intervista:                                                                                                               Intervistatore:La prima domanda riguarda la flessibilitá del mercato del mercato del lavoro per i giovani.Lei ci disee che la flessibilitá puó incrementare la produttivitá dei lavoratori, perché questa aumenta capacità di visione del lavoratore e la redditività stessa dell'impresa. Come lei pensa la situazione possa migliorare in questo senso in Europa.

Dale Mortensen:Bene il fatto é che le dinamiche del mercato nella società sono tutte improntate sul fatto che ogni distruzione rimpiazza la creazione precedente, così allo stesso modo i prodotti e i servizi. C'é un ordine generale di coordinazione: le nuove industrie che vogliono sopravvivere devono essere “popolate” da persone giovani per la maggior parte. Quindi la flessibilizzazione del mercato affinché le nuove industrie abbiano a bassi costi possano beneficiare di persone giovani e continuino a produrre nuovi posti di lavoro.

I:E loro(i giovani) continuino a cercarne uno diverso chiaro, come Tito Boeri ci disse l'altro giorno.

D.M:Esatto.

I:L'altra domanda riguarda il politico e economico sistema per risolvere la crisi in Europa. Lei disse che questi sistemi non sono sufficienti per risolvere il problema della crisi. In questo senso cosa possiamo fare per migliorare non solo per quanto riguarda l'unione economica ma anche per quella monetaria e finanziaria, e cosa dovremmo creare in termini di nuove organizzazioni??

D.M:I cambi istituzionali possono essere visibili nel breve periodo e una delle soluzioni potrebbe essere quella di unificare il sistema bancario e questo obbiettivo dovrebbe essere fortemente perseguito. Nel lungo periodo l'unione fiscale potrebbe essere attuata attraverso…béh potrei dire gli Eurobond ma questo significherebbe porre dei limiti al potere di indebitarsi da parte degli stati membri. Negli stati uniti abbiamo messo riforme finalmente costituzionali, prescrizioni per generare dei bond, per la realizzazione di progetti attraverso special bonds…Però non voglio suonare come il classico “urlatore” americano perché c'é da dire che noi ci abbiamo messo molto tempo prima di imparare questa lezione. Solo dopo la guerra civile gli stati da noi decisero di tutelarsi in questa direzione. Il problema é che la storia si muove veloce e noi dobbiamo adattarci.

I:E anche per gli organismi che andremo a creare.

D.M:Sì certamente.