Gli studenti tendono la mano ai profughi

di Nicola Pifferi e Cecilia Passarella

Rossella Sala è una studentessa dell’Università di Trento che da sei mesi lavora come Student Ambassador, ovvero rappresentante della startup Housing Anywhere. Volontaria presso il gruppo giovanile del Comitato Provinciale UNICEF di Trento, del 2014 è Referente Provinciale e responsabile della gestione delle attività e del coordinamento volontari.

E' stata intervistata da Nicola Pifferi e Cecilia Passarella nel corso della quarta puntata della quarta stagione di Burro d’Arachidi.

Di cosa si occupa nello specifico la startup Housing Anywhere che tu rappresenti?

HousingAnywhere.com è una startup olandese nata nel 2009 per aiutare gli studenti di tutto il mondo a trovare casa all’estero. Dal 2014 si è associata anche con l’Università di Trento e permette agli studenti dell’università di subaffittare la propria stanza ad uno studente straniero e di trovare casa per brevi periodi, massimo un anno, in un'altra città, in un altro Stato.

In cosa consiste, invece, il progetto Shelter Anywhere?

Shelter Anywhere nasce circa un mese fa dal desiderio di HousingAnywhere.com di fare qualcosa per alleviare la situazione dei rifugiati in Europa. In questi mesi c’è stato un esodo di decine di migliaia di profughi in fuga dalla guerra, in particolare dalla Siria, che, sia per incapacità dell’Unione Europea di trovare una soluzione organica all’esodo, sia per la mancanza di volontà degli Stati e dei partiti politici di aiutarli nella loro fuga, si trovano a vivere molto spesso situazioni drammatiche, privi di contatti nei loro Paesi di destinazione, di alloggio e di qualsiasi sostegno economico e morale.
Shelter Anywhere è un progetto no profit che permette ai giovani rifugiati, in particolare agli studenti, di trovare gratuitamente una casa nel loro Paese di destinazione. Grazie a questa piattaforma qualsiasi cittadino europeo può registrarsi e, in pochi semplici passi, avere la possibilità di offrire un appartamento, una stanza o un posto letto ad uno studente straniero in difficoltà.

Parlando del quadro europeo, qual è la situazione attuale che stiamo vivendo per quel che riguarda il problema profughi?

La situazione è sicuramente alquanto drammatica, come possibile vedere tutti i giorni grazie ai media che non mancano di trasmettere immagini di famiglie, giovani, bambini e anziani lasciati completamente soli di fronte al dramma che stanno vivendo. Migliaia di persone che si trovano ad abbandonare la loro casa, il loro Paese e la loro famiglia spendendo tutte le loro limitate finanze per arrivare in un’Europa che non ha nulla da offrire loro., se non frontiere, polizia e ulteriori discriminazioni. Proprio per questo motivo pensiamo che sia necessario non solo offrire supporto pratico a queste persone ma anche appoggio morale per ambientarsi in un paese così diverso.

Una domanda legata più a te che all’argomento trattato oggi ma comunque interessante: cos’è Younicef e cosa fa qui in Trentino nello specifico?

Youth for UNICEF, o in breve Younicef, è la rete giovanile dei volontari UNICEF in Italia. In particolare io sono attiva da tre anni all’interno del comitato trentino UNICEF, che ha appunto la sezione giovanile di UNICEF Trento. Quello che noi facciamo è supportare le attività del comitato italiano per l’UNICEF nel raccogliere fondi e nell’aumentare la sensibilità della popolazione sul problema della povertà infantile e della protezione dell’infanzia. In questo momento siamo una decina di volontari, principalmente universitari, e, lo scorso anno, abbiamo organizzato diverse attività di fund raising a livello locale, quindi fiere, banchetti, conferenze e incontri informali per persone che sono interessate ad approfondire l’argomento. Per ulteriori informazioni potete visitare la nostra pagina Facebook Younicef Trento e, per diventare volontari o partecipare alle nostre attività anche in maniera saltuaria, potete scriverci un messaggio privato oppure mandare una mail all’indirizzo younicef.trento@gmail.com