Festival Fantasio: Lo soffia il vento (un atto d’amore)

di Lorenzo Caoduro

Lo soffia il cielo (Un atto d’amore) è una drammaturgia che prende vita da Le cose sottili dell'aria e Angelo della gravità, due testi di Massimo Sgorbani. L’incontro tra il giovane regista milanese Stefano Cordella, co-fondatore della compagnia Oyes, e i due testi di Sgorbani avviene in occasione di un premio di regia (Festival Fantasio 2015), che Cordella vince. Da qui parte una ricerca drammaturgica e poetica che si avvicina all’immaginario di Sgorbani, fatto di un'umanità dolente e disturbata, eppure disperatamente affamata di vita autentica nelle molte possibili derive della diversità.

In questo spettacolo, andato in scena il 18 Novembre al teatro di Villazzano, i protagonisti della serata sono infatti una Madre e un Figlio ai tempi della società dei consumi e delle immagini. Lei chiusa in casa e teledipendente, lui considerato “strano” e con grosse difficoltà relazionali, soprattutto con le donne. La televisione e l’invasione mediatica viene utilizzata come espediente per separare, intrecciare e far dialogare i monologhi in cui i due personaggi sfogano le proprie frustrazioni. Un bisogno drammatico d’amore da parte del figlio, che vive il distacco disturbato della madre che continua a guardare il passato con rabbia e disincanto.