Annullate le presidenziali austriache

La Corte Costituzionale di Vienna si è espressa positivamente sul ricorso di Hofer

di Nicola Pifferi

La vittoria del candidato verde Alexander Van der Bellen era stata veramente risicata. La certezza era infatti arrivata solo con lo spoglio dei voti per corrispondenza, quelli dei cittadini austriaci che non vivono in Austria. Proprio questo spoglio, che sembra non essere stato eseguito secondo le leggi vigenti, aveva portato a un ricorso, del candidato di estrema destra (dell'FPÖ) Norbert Hofer.

Questo ricorso è stato accolto dalla Corte Costituzionale, annullando quindi i risultati del ballottaggio di maggio e dando il la a una nuova votazione in settembre o ottobre. Non c'era una vera e propria prova che i risultati di maggio fossero stati manipolati, ma le irregolarità potrebbero aver modificato circa 78.000 voti, ha detto Gerhard Holzinger, presidente della Corte.

Il problema è semplice: Van der Bellen aveva vinto per poco più di 30.000 voti, meno dell'1% rispetto ai 4 milioni e mezzo di vontanti. La vittoria era stata però importante per la politica europea: Alexander Van der Bellen aveva sconfitto il candidato di estrema destra Hofer, con una politica di carattere populista e ben lontana dai valori dell'UE.

L'irregolarità sembrerebbe esserci stata, e sembra essere stata proprio nel conteggio delle schede elettorali inviate per posta. Il direttore dell'ufficio elettorale del Land Tirolo, Wolfgang Nairz, ha detto, testimoniando a inizio giugno, che "l'enorme numero" di schede era stato conteggiato di corsa, per riuscire a comunicare un risultato entro le 9 di mattina del lunedì dopo il ballottaggio.

L'8 luglio, però, il Presidente uscente, il social-democratico Heinz Fischer, dovrà decadere, anche in assenza di un nuovo Presidente: lo succederà un collegio di tre delegati parlamentari, tra cui potrebbe esserci anche Hofer.